Un’altra vittoria!
VALICHI MONTANI BRESCIANI DA VIETARE ALLA CACCIA.
PROVINCIA DI BRESCIA E REGIONE LOMBARDIA CONDANNATE IN VIA DEFINITIVA.
La LAC otterrà il risarcimento delle spese legali.
I valichi montani di Sella di Mandro, di Capovalle, il Passo del Tonale, i siti di Monte della Piana e di Malga Mola sono stati classificati dal Consiglio di Stato come valichi interessati dal passaggio di migratori da tutelare attraverso il divieto di caccia, previsto dalla legge venatoria statale.
La Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) vince definitivamente in appello il ricorso proposto a suo tempo al TAR nel 2009 ;
la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia dovranno rifondere 2.000 euro di spese legali all’associazione ricorrente (patrocinata dallo studio Linzola di Milano) e dare esecuzione alla sentenza, tutelando dall’attività venatoria i valichi montani sopra indicati.
Qui come altrove, quindi, dovranno anche essere azzerati tutti gli appostamenti fissi di caccia ancora esistenti e autorizzati.
La legge quadro in materia non permette infatti prese in giro come quella attuata dalla provincia sul valico del Colle di San Zeno. In questa area la caccia agli uccelli migratori è stata vietata solo in forma vagante mentre rimangono in funzione fin troppi capanni.
E’ questo il risultato della sentenza n. 6630 pubblicata oggi, 3 ottobre 2019, dalla Seconda Sezione del Consiglio di Stato. Il Consiglio Regionale della Lombardia dovrà ottemperare al dispositivo della sentenza, riformulando il provvedimento emesso il 31 marzo 2009 Provincia di Brescia, giudicato troppo carente in relazione ad un elenco di valichi a suo tempo predisposto dall’allora Istituto nazionale per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA).
Soddisfazione viene espressa dalla LAC al termine del lungo iter giudiziario. “La Provincia di Brescia non deve più essere il buco nero dell’avifauna migratoria del nord Italia; proseguiremo nella nostra battaglia in punto di diritto per fare in modo che gli enti territoriali competenti rispettino disposizioni statali e comunitarie nella loro interezza, senza tollerare furberie amministrative”.
Ufficio Stampa LAC- Lega per l’Abolizione della Caccia
03.10.2019