Alla c.a.
dr. Adalberto Mosaner
sindaco del Comune di Riva del Garda
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Comprendiamo la preoccupazione di salvare una stagione turistica che appare almeno in parte compromessa, ma gli interventi ipotizzati per le spiagge potrebbero peggiorare la situazione. Dopo aver letto la notizia dell’esperimento condotto a Riva del Garda, per sanificare velocemente spiagge, locali e attrezzature, ci sentiamo in obbligo di intervenire, per evitare possibili danni alle persone, nonché all’ambiente e agli animali.
Disinfettare in maniera generalizzata e indifferenziata l’ambiente esterno potrebbe essere inutile perché non ci sono evidenze scientifiche che le superfici calpestabili come spiagge e aree verdi siano in qualche modo coinvolte nella trasmissione dei virus.
Sulla questione è recentemente intervenuta l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) che ha specificato come questo non solo sarebbe inutile ma addirittura dannoso, dichiarando che “Negli spazi esterni non è raccomandata la nebulizzazione o la fumigazione su larga scala in aree come strade o mercati aperti per il virus del COVID-19 o altri agenti patogeni. Strade e marciapiedi non sono considerati vie di infezione per COVID-19. I disinfettanti spray, anche all’aperto, possono essere nocivi per la salute delle persone e causare irritazioni o danni agli occhi, alle vie respiratorie o alla pelle.”
Posizione condivisa dal Ministero della Salute, in quanto “non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti”. Evidenziando anche i rischi per l’ambiente e la salute: “L’uso di sodio ipoclorito, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi, per la disinfezione delle strade potrebbe essere associato ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente esposizione della popolazione. Il sodio ipoclorito, in presenza di materiale organici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene volatili. Non è inoltre possibile escludere la formazione di sottoprodotti pericolosi non volatili che possono contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile”.
Ricordiamo anche che le spiagge e le aree verdi sono ambienti naturali ricchi di vita e verrebbero gravemente danneggiati dall’uso indiscriminato di sostanze disinfettanti. Mentre sono da incentivare le buone pratiche comportamentali quali il distanziamento fisico, l’igiene respiratoria e l’igiene delle mani, unitamente alla sanificazione delle attrezzature a disposizione della clientela e dei locali (bagni, spogliatoi, giochi, lettini, ecc.), nonché il corretto smaltimento di mascherine e guanti usati.
Per questo, sollecitiamo ad evitare azioni eccessivamente invasive, rimanendo nell’ambito delle linee guida diffuse dal Ministero della Salute, concentrando gli sforzi nella direzione di maggior rispetto delle buone pratiche sopra riportate, che hanno dimostrato efficacia nella lotta al COVID-19, affinché il rimedio non debba rivelarsi peggiore del male che vuole combattere.
COORDINAMNTO AMBIENTALISTA del TRENTINO:
Ivana Sandri presidente ENPA del Trentino
Caterina Rosa Marino delegata LAC LEGA ABOLIZIONE CACCIA ONLUS per il Trentino Alto Adige/Südtirol
Simone Stefani presidente LAV del Trentino
Andrea Giachetti presidente circolo di Trento di Legambiente
Sergio Merz delegato LIPU Trentino
Mauro Nones PAN-EPPAA Ente Provinciale Protezione Animali e Ambiente
Aaron Iemma presidente WWF Trentino