Convegno LAC sulle alternative alle uccisioni
Grosseto – Sabato 28 ottobre 2017 – Sala Pegaso –
Piazza Dante Alighieri 35
Il cinghiale è una specie molto adattabile, che è riuscita a trarre vantaggio dalle modificazioni che l’uomo ha arrecato all’ambiente. Il loro numero è andato progressivamente aumentando, così come la superficie di territorio da essi occupato. Il ritorno del cinghiale, tuttavia, non è stato solo un evento naturale: al contrario, le introduzioni a fini venatori hanno ingigantito il problema. Oggi la presenza del cinghiale crea indubbi problemi: soprattutto al settore agricolo, ma non solo. A volte anche la stessa integrità ambientale viene messa a rischio, a seguito della l’alterazione degli equilibri faunistici. Infine, non è nemmeno da trascurare l’incidenza degli incidenti stradali che spesso sono causati proprio da questi ungulati.
Le risposte degli Enti Pubblici preposte alla gestione del territorio e delle sue risorse sono state limitate e spesso dettate più dalla necessità di “dare un segnale” che dall’effettiva volontà di risolvere il problema, o quanto meno riportarlo entro limiti accettabili. Deominatore comune di tali interventi è stata la scelta di ricorrere alle uccisioni. Tuttavia, l’esperienza ci insegna che tali interventi sono risultati quasi sempre inutili, se non controproducenti. I danni arrecati dai cinghiali non sono diminuiti, ma spesso tendono a crescere proprio laddove si fa maggiore ricorso alle uccisioni. Esistono strategie alternative più efficaci e numerosi esempi sono già disponibili. Lo scopo del Convegno è quello di valutare tali possibili alternative e proporle come soluzione al problema.
Il convegno è organizzato dalle sezione della Toscana e insieme al delegato LAC, Raimondo Silveri, interverranno:
Carlo Consiglio – Zoologo, già docente presso l’Università La Sapienza di Roma
Andrea Marsan (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’ambiente e della Vita dell’Università di Genova)