Vittoria storica al Consiglio di Stato contro calendario venatorio Marche 2022/23. Accolto il ricorso di LAC e altre associazioni.
Con Ordinanza n. 5340 del 14/11/2022, la 3° Sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso in appello di LAC assieme alle altre associazioni ambientaliste LAV, LIPU e WWF contro le decisioni precedentemente assunte dal TAR Marche in merito al ricorso delle stesse contro il Calendario venatorio 2022/2023.
Accolte le motivazioni degli ambientalisti e sospese nelle Marche le giornate aggiuntive da appostamento alla migratoria per il mese di novembre, anticipando anche le date di chiusura a gennaio per la caccia alla beccaccia ai tordi, ed agli acquatici.
La vittoria si completa con la censura da parte del Consiglio di Stato per quanto riguarda il prelievo del combattente, una specie in un gravissimo stato di conservazione (inserita per questo nella lista SPEC 2), la cui caccia è stata però consentita dal 18 settembre al 31 ottobre da appostamento.
Comprensibile la soddisfazione da parte dell’Avv. Tommaso Rossi, storico legale rappresentante delle associazioni ambientaliste marchigiane, il quale sottolinea come “Il punto fondamentale di questo pronunciamento del Consiglio di Stato è sicuramente la censura nei confronti del T.A.R. Marche, per il fatto che lo stesso, peraltro in sede di cognizione sommaria, abbia ritenuto generico e, come tale, non legittimante le restrizioni dallo stesso previste, il parere dell’ISPRA, invece di porre risalto al principio di precauzione, a presidio del quale si pone il suddetto parere, che investe l’interpretazione dei Key Concepts per stabilire le date di chiusura della caccia, come pure le giornate aggiuntive di caccia ed il prelievo alla specie Combattente.
Così facendo, il Consiglio di Stato ha ristabilito il giusto rapporto tra le valutazioni scientifiche dell’ISPRA e quelle della Regione Marche, valorizzando nella giusta maniera il fondamentale principio di precauzione di derivazione europea”.
Grande entusiasmo da parte di LAC e delle altre associazioni per l’importante risultato conseguito, che permetterà di salvare dalle doppiette dei cacciatori migliaia di animali e che certamente farà da giurisprudenza per gli eventuali futuri ricorsi delle associazioni ambientaliste contro i calendari venatori, non solo nelle Marche, ma anche nelle altre Regioni italiane.
Ancona, li 14 Novembre 2022
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