Buone News per il Lupo 

Oggi la Corte di Giustizia Europea ha ribadito la validità del divieto di caccia al lupo in Austria e ha, di fatto, messo in discussione la legge che aveva permesso l’abbattimento di un lupo responsabile della predazione di circa 20 pecore.

Come specificato dalla stessa Corte di Giustizia “Una deroga a tale divieto al fine di prevenire danni economici può essere concessa solo se la popolazione di lupi si trova in uno stato di conservazione soddisfacente, il che non avviene in Austria.”

La Corte di giustizia constata che l’esame non ha rivelato alcun elemento che possa inficiare la validità della rigorosa tutela dei lupi in Austria. In più, lo stesso governo austriaco ha riconosciuto che la popolazione di lupi in Austria non si trova in uno stato di conservazione soddisfacente.

E’ una decisione che ci fa molto piacere perchè avrà ripercussioni anche sull’Italia e su altri paesi europei che guardavano alla legge austriaca come riferimento per costruire le proprie e dare ascolto alle voci del mondo venatorio.

 

Nello specifico:

  • Per poter concedere una deroga al divieto di caccia al lupo al fine di prevenire gravi danni, ad esempio all’allevamento, le autorità austriache devono garantire che siano soddisfatte le seguenti condizioni:
     La popolazione di lupi deve trovarsi in uno stato di conservazione soddisfacente sia a livello locale (nel Land Tirolo) che a livello nazionale (l’Austria), ipotesi che non ricorre. Inoltre, quand’anche così fosse, sarebbe ancora opportuno, nella misura in cui i dati disponibili lo consentano, assicurarsi che ciò valga
    anche a livello transfrontaliero.
  •  La deroga non deve pregiudicare il mantenimento dello stato di conservazione soddisfacente per nessuno di questi tre livelli. Qualora lo stato di conservazione rimanga soddisfacente a livello locale e nazionale, deve essere effettuata, nella misura del possibile, la valutazione a livello transfrontaliero. La Corte osserva che la Svizzera e il Liechtenstein potrebbero essere presi in considerazione, essendo essi tenuti al rispetto della Convenzione di Berna.
  • I danni gravi devono, almeno in gran parte, essere imputabili all’esemplare considerato. Non sono sufficienti i danni indiretti che non sono imputabili a quel solo lupo e che derivano dagli abbandoni di aziende e dalla riduzione del numero totale di animali d’allevamento.
  • Non esiste nessun’altra soluzione valida. A tal riguardo, devono essere prese in considerazione anche le implicazioni economiche delle altre soluzioni ipotizzabili, quali le misure di protezione degli alpeggi. Tuttavia, esse non possono essere determinanti. Inoltre, le altre soluzioni devono essere bilanciate con
    l’obiettivo generale di mantenere uno stato di conservazione soddisfacente della popolazione di lupi o di ripristinarlo.

Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell’ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile

 

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