Scandalosa la Giunta veneta che spende per i desideri dei cacciatori: altro tentativo di riaprire la caccia in Veneto nonostante le nostre precedenti vittorie al TAR – altro ricorso LAC e vittoria per l’avifauna!
Ancora sconfitte giudiziarie a raffica per Giunta Regionale ad associazioni venatorie circa la caccia agli acquatici
Resta inesorabilmente chiusa sino a fine mese la caccia alle anatre selvatiche in tutta la Regione Veneto, nonostante gli ultimissimi maldestri colpi di coda della Giunta regionale e di parte del mondo venatorio.
Con ulteriori due decreti (n. 45 del 26 gennaio e n. n.48 del 27 gennaio ) il TAR di Venezia ha respinto -rispettivamente- le istanze di Ente Produttori Selvaggina e della Giunta regionale, affinché venisse revocato lo stop alla caccia a tre specie di anatre selvatiche: Codone, Germano reale ed Alzavola, disposto dal TAR su ricorso della LAC – Lega per l’Abolizione della Caccia.
Per il Presidente del TAR “le ragioni della resistente Regione appaiono minusvalenti rispetto all’interesse pubblico alla adeguata salvaguardia del patrimonio faunistico nazionale, tenuto conto dell’approssimarsi del periodo di migrazione prenuziale .”
La Regione aveva tentato, invano, di aggirare con una nuova delibera illegittima una sentenza di merito dello scorso dicembre emessa dal TAR, che -tra l’altro- bloccava la caccia a tutte le specie di uccelli acquatici dopo il 20 gennaio, in base al parere tecnico dell’ISPRA.
L’intervento giudiziario della LAC, patrocinata dall’avv. Linzola, aveva scongiurato il 24 gennaio scorso la mattanza degli uccelli acquatici che viene perpetrata nelle zone umide gli ultimi giorni di gennaio, specialmente nelle valli ove si affittano in nero le “botti” per la caccia agli anatidi, attratti da pasturazioni artificiali.
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