Gent.le Ministra della Pubblica istruzione Dr. Lucia Azzolina,
con la riapertura dell’anno scolastico, si è avuta notizia della richiesta di associazioni di cacciatori (e cacciatrici) di accedere nelle scuole con proposte formative riferite al rispetto per l’ambiente, cosa non nuova dal momento che analoghe iniziative sono state portate avanti anche negli anni scorsi.
Non si può che rimanere sconcertati che la difesa dell’ambiente, argomento di estrema attualità e pregnanza, entrato finalmente a pieno titolo anche nell’agenda dei lavori dell’Unione Europea, possa essere trattato da chi vede gli abitanti di quello stesso ambiente come vittime da uccidere per pura passione, come gli stessi cacciatori dichiarano nei loro siti: siti in cui vengono descritti l’eccitazione e l’entusiasmo che li accompagna nell’inseguire, ferire, uccidere animali terrorizzati, in cerca di fuga: “palpitante avventura, magia, ardore, ebbrezza, euforia” sono i loro termini ricorrenti.
Tutto a norma di legge, ovviamente, ma non per questo meno inquietante: implicitamente si sostiene una visione del mondo, in cui la violenza a danno dei più deboli è normalizzata, sdoganata e rinforzata dal contesto, quello scolastico, dove i messaggi acquistano autorevolezza in quanto emanazione delle figure investite di un ruolo educativo.
Autorizzare i cacciatori in quanto tali ad interventi pedagogici e formativi equivale a richiedere ai ragazzi di accettare l’idea che l’amore si estrinsechi nell’uccisione, che il rispetto sia compatibile con la sopraffazione di chi è indifeso: i cacciatori sostengono, infatti, che proprio amore e rispetto per la natura siano i sentimenti che li inducono a violentarla e ad ucciderne gli abitanti. Per meglio intenderci: se a parlare di pacifismo fossero designati soldati per vocazione, se ad argomentare di rispetto per le donne fossero invitati autori di femminicidi, a tutti sarebbe evidente il collasso della logica e del buon senso, che sarebbero definitivamente oscurati dal sonno della ragione. Quello, vale la pena ricordare, che genera mostri.
Davanti a tutto questo, urge richiamare il senso e il significato dell’educazione: che dovrebbe essere prima di tutto educazione al rispetto dell’altro, a cominciare da chi è più debole, dovrebbe essere proposta di modelli empatici in cui l’identificazione con l’altro sia la strada maestra per contrastare violenza e crudeltà, nel riconoscimento fondamentale del diritto altrui alla vita, vissuta nei luoghi che sono propri: nulla di più lontano dall’atteggiamento predatorio e violento di chi alla natura e agli altri animali si avvicina con il fucile imbracciato, per esercitare sugli altri, per puro divertimento, un autoattribuitosi diritto di vita e di morte.
La caccia, incredibilmente equiparata ad uno sport, è vietata ai minori: a quegli stessi minori non può essere imposto a scuola, che è casa loro, lo sguardo sulla vita, l’ambiente, gli altri animali, che ne è alla base. Per questo chiediamo che sia il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare linee guida che impongano per legge ciò che a volte non è imposto da un’etica personale, dimentica di valori basici, quali rispetto, pace, nonviolenza.
Certi di un positivo riscontro, cordialmente salutiamo.
Annamaria Manzoni, Psicologa, Scrittrice
Dacia Maraini, Scrittrice
Margherita d’Amico, Scrittrice, Giornalista per Repubblica
Susanna Tamaro, Scrittrice
Bruno Bozzetto, Animatore, Disegnatore, Regista
Silvia Buzzelli, Professore Associato Diritto Penale, Università Mib
Lorenzo Guadagnucci, Giornalista per Quotidiano Nazionale: Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno
Valeria La Via, Psicologa, Specialista in Criminologia Clinica, Milano
Roberta Luberti, Medico psicoterapeuta, già presidente CISMAI, Firenze
Raffaele Mantegazza, Docente di Scienze Umane e Pedagogiche, Università Mib
Cristina Marchetti, Medico Veterinario, Phd Patologia Forense, Parma
Antonio Monaco, Editore. Edizioni Sonda. Milano
Carla Sale Musio, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice, Cagliari
Michele Pezone, Avvocato dell’anno per il Diritto Ambientale 2019
Chiara Ripamonti, Docente di Psicologia Clinica, Università Mib
Christiana Ruggeri, Giornalista Rai
Roberto Russo, Editore. Graphe Edition. Perugia
Vaglio Stefano, Associate Professor in Animal Behaviour, University of Wolverhampton, UK
Marina Valcarenghi, già Docente di Psicologia Clinica, Esperta di psicoterapia della violenza, Mi
Marco Verdone, Medico Veterinario, Referente Progetto Gorgona, Pisa