Chi Siamo
La Lega per l’Abolizione della Caccia è stata fondata nel 1978 e promuove la difesa della fauna, la conservazione ed il ripristino dell’ambiente, con iniziative giuridiche, politiche, culturali, educative, informative ed editoriali.
E’ riconosciuta come associazione ambientalista dal Ministero dell’Ambiente ai sensi della Legge 8 luglio 1986, n. 349.
Attualmente ha 45 sezioni in 15 Regioni italiane ed è riconosciuta come associazione ambientalista dal Ministero dell’Ambiente ai sensi della Legge 8 luglio 1986, n. 349. E’ membro dell’EFAH (European Federation Against Hunting) presente con 80.000 soci in 14 paesi europei.
Il nostro Statuto si ispira al rispetto della vita, della dignità e della libertà di tutti gli animali umani e non umani: per questo combattiamo lo specismo, lottando contro ogni forma di violenza, prevaricazione e sfruttamento.
All’Articolo 2 del nostro Statuto è chiaramente riportato: “La Lega persegue esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, e più precisamente ha lo scopo di promuovere l’abolizione della caccia, la difesa della fauna, il riconoscimento dei diritti soggettivi di tutti gli animali e la conservazione e il ripristino dell’ambiente. A tale scopo attua o favorisce tutte le iniziative giuridiche, politiche, culturali, educative, informative ed editoriali idonee.”
Leggi lo Statuto e scopri quanto è grande la nostra associazione!
I nostri volontari sono assicurati con polizza infortuni e responsabilità civile
Polizza Infortuni Volontari LAC e Polizza Resp. Civile Volontari LAC
LAC
sede legale: Via Ernesto Murolo 11 – 00145 Roma
tel. 02 47711806 e-mail: info@abolizionecaccia.it
PEC: presidenza@pec.abolizionecaccia.it
Codice Fiscale 80177010156.
Tutte le attività della LAC sono frutto delle donazioni ed il sostegno dei soci e dei simpatizzanti. Essi ci danno fiducia per la lotta comune a favore dei diritti degli animali ed il mantenimento della biodiversità. Pur essendo economicamente più difficile da gestire, la totale indipendenza ci permette di evitare qualsiasi tipo di condizionamento e di agire su qualsiasi piano con la massima libertà. Non è da tutti ma noi, da sempre, siamo un’organizzazione completamente slegata dalla politica e dai suoi potenziali ricatti.
La nostra diversità, e forse unicità, risiede anche nel fatto che non utilizziamo nessun tipo di lavoro dipendente, difatti, tutte le persone che operano nell’associazione lo fanno su base volontaria, rispettando i contenuti del nostro Statuto. I fondi derivanti dalle donazioni vengono quindi utilizzati per interventi di protezione della fauna e dell’ambiente.
Cosa ha fatto. Cosa fa.
Firme contro la caccia in calce alle richieste di consultazione popolare, i referendum nazionali, i referendum regionali. Firme cartacee poi firme elettroniche in calce alle petizioni contro la caccia in deroga, l’uccellagione, l’ingresso dei cacciatori nei fondi altrui, la caccia nei parchi, sui terreni percorsi dal fuoco… Banchetti o tavoli come dir si voglia, a bizzeffe, e presidi e manifestazioni in città e sul campo, nelle più belle piazze d’Italia e nelle vallate più impervie, a presidiare valichi, a contestare roccoli, con qualsiasi tempo.
Riunioni riunioni riunioni, quante riunioni tra noi e con altri, gli amici delle altre associazioni che non sono proprio come noi, parlano un linguaggio un poco differente. Incontri con la stampa per ricordare la caccia all’opinione pubblica, incontri coi politici per perorare la causa degli animali selvatici.
In Italia e all’estero, dove sono ben noti gli orrori della caccia italica, sono più noti lì che ai nostri concittadini che sembran sempre troppo occupati, troppo presi da altro… Trent’ anni cambiando sempre forma, siamo diventati guardie per esempio, guardie venatorie volontarie, per contrastare sul campo i cacciatori, siamo diventati vigilanti e campisti antibracconaggio in luoghi in cui tutti dicevano che non si poteva andare perché era troppo pericoloso, ma noi ci siamo andati per quarant’anni, nelle valli bresciane, nelle lagune venete, sulle isolette tirreniche, nella macchia sarda, a estirpare reti, raccogliere lacci, distruggere archetti, disattivare trappole varie.
E quanto sono diminuite le trappole, illegali da tanto tempo ma intoccabili da sempre!
Grazie a noi, lo possiamo dire senza tema di smentita. Siamo diventati avvocati, come dicono gli anglosassoni “animal advocates”, gli avvocati degli animali e dell’ambiente, ma un po’ lo siamo diventati davvero, perché per decenni abbiamo presentato ricorso su ricorso, esposto su esposto, in tutte le sedi amministrative e penali e in sede europea, e li abbiamo tante volte colti con le mani nel sacco, i bracconiericacciatori sul campo e i loro padrini politici nelle aule a dover dimostrare come mai permettevano forme di caccia proibite da istanze più alte (e non solo in senso morale).
E li abbiamo visti soccombere in giudizio e abbiamo salvato milioni di vite animali. Ho parlato solo della caccia, ma di molti altri problemi ci siamo occupati da quando quarant’anni fa Carlo Consiglio, Gloria Grosso, Miranda Bizjak e pochi altri fondarono la LAC. Circo con animali, pellicce, commercio di selvatici, migrazioni di anfibi sulle strade, recupero di uccelli feriti, zoo, tiro al piccione, creazione di oasi, randagismo, non c’è trincea animalista e ambientalista in cui non siamo scesi, perché noi siamo animalisti e ambientalisti. E’ stata una fatica di trent’anni ma a me è piaciuta e ne sono fiero, penso ne sia valsa la pena e voi?”
Guido De Filippo