Diario Ponza 12 aprile 2017
Diario di campo;
Ponza antibracconaggio 2017
Come avviene da anni la LAC è sull’isola per proteggere il piccolo popolo migratore: balie nere, pettirossi, averle, stiaccini, usignoli, poi tortore e quaglie, che per tradizione arricchiscono il macabro menu di Pasqua dell’isola di Ponza e non solo.
Quello che fa inorridire è che la tradizione di catturare piccoli uccelli per lo più migratori, stremati dal lungo viaggio attraverso la nostra bella Italia, continua. Purtroppo la crisi economica contribuisce alla rimonta del commercio illegale praticato sotto banco.
Negli anni certo il bracconaggio sull’isola pare diminuito, grazie alla preziosa collaborazione tra LAC, CFS e Carabienieri. Ma putroppo in queste ore i volontari continuano a trovare lungo i bellissimi sentieri di Ponza, dei siti di trappolaggio attivi fino a qualche giorno fa, come le piazzole (vedasi foto), dove vengono posizionate le trappole dette Sep o taglioline.
I volontari anche quest’anno stanno presidiando i punti sensibil, dove la caccia si praticava anche durante la stagione di chiusura e stanno raccogliendo cartucce sparate durante la caccia invernale che tappezzano letteralmente l’isola. Per fortuna la situazione per ora è calma ma le tortore selvatiche e le quaglie non sono ancora arrivate. Noi siamo su Ponza perchè per noi è un vero gioiello naturalistico, per il quale ogni anno promuoviamo un turismo rispettoso per scoprire le bellezze dell’isola.
Ricordiamo che sono tante le agenzie che propongono buoni prezzi e deliziosi alloggi in case che spesso si affacciano sul mare. Visitate Ponza non vi è nessun pericolo per i turisti e grazie a voi il popolo migratore potrà fare il suo viaggio in pace per riprodursi.
continua il campo