La Regione Emilia-Romagna ottempera all’ordinanza del Consiglio di Stato ed anticipa la data di chiusura della caccia a numerose specie di uccelli
Grazie alla vittoria giudiziaria in sede cautelare, OTTENUTA DA LAC assieme alle altre associazioni ambientaliste LAV, LIPU e WWF, la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna si adegua (con propria deliberazione del 19 dicembre) all’Ordinanza n. 5027 del 21 ottobre scorso della III Sezione del Consiglio di Stato.
Le conseguenze di questa adempienza sono:
- l’anticipazione della data di chiusura della caccia al Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena al 9/1/2023;
- l’anticipazione della data di chiusura della caccia al per gli uccelli acquatici legati alle zone umide (anatidi, rallidi e limicoli), ovvero:
Germano reale, Canapiglia, Fischione, Codone, Mestolone, Marzaiola, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino , Frullino, al 19/1/2023;
- l’anticipazione della data di chiusura della caccia alla Beccaccia al 31 dicembre 2022.
In precedenza , a fine ottobre, la Regione aveva dovuto , sempre per effetto dell’Ordinanza dei giudici amministrativi di appello, ridurre da due ad una soltanto le giornate aggiuntive di caccia settimanali da appostamento alla fauna migratoria (nei giorni di ottobre e novembre).
“ Siamo soddisfatti di avere contribuito a limitare la forte pressione venatoria nel mese di gennaio, in particolar modo all’interno delle zone umide regionali , a tutela di molte specie di avifauna sempre più minacciate da una caccia selvaggia ”, affermano le associazioni ricorrenti.
Esaurita la fase cautelare, la discussione di merito della causa al TAR di Bologna resta fissata al 16 marzo 2023.
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