A seguito del nostro esposto del 5 marzo 2019 insieme ad altre associazioni ambientaliste, la parte sul controllo faunistico esercitato dai falconieri è dichiara estinta per modifica intervenuta della legge regionale.
Dichiarata incostituzionale la parte sulla questione predazione da parte del falco addestrato, in periodo venatorio di divieto (predazione che potrebbe costituire abbattimento anche senza il recupero/cattura della preda).
Qui il testo della sentenza della Corte Cotituzionale:
http://www.giurcost.org/decisioni/2020/0063s-20.html
I falchi non sono “una doppietta”
La pratica della falconeria è un sistema come un altro per sfruttare gli animali e trattarli come zimbelli viventi.
Nelle mani dei falconieri gli animali selvatici diventano solo caricature banali che nascondono la triste realtà dell’alienazione poiché vengono tolti alla natura, dove sono nati e addestrati dopo anni di frustrazione coercitiva per modificarne il carattere: la falconeria nasconde infatti un indubbio commercio fiorente e illegale che non sempre i carabinieri forestali riescono a reprimere che è quello del prelievo dei piccoli dai loro nidi, che ha portato e sta portando all’estinzione numerose specie di rapaci.