Due cacciatori sono stati denunciati dalle guardie della LAC nei giorni scorsi perché sorpresi a posizionare lacci per la cattura di istrici e cinghiali.
Il primo cacciatore è stato denunciato a Caldana nel Comune di Gavorrano (GR). Le guardie della LAC dopo aver scoperto tre lacci per la cattura di istrice si sono appostate prima dell’alba nei pressi di in un laccio disattivato, il bracconiere verso le 07:00 si è avvicinato e ha riarmato alla perfezione il laccio, le guardie uscite dalla vegetazione hanno provveduto a identificare l’uomo e contattare la polizia provinciale di Grosseto che giunta sul posto ha sequestrato i lacci e denunciato il cacciatore per esercizio di caccia in periodo di divieto generale e uso di mezzi illeciti per attività venatoria.
Il secondo cacciatore è stato denunciato a Tirli, nel Comune di Castiglione della Pescaia (GR), le guardie della LAC dopo aver scoperto due lacci (uno per la cattura di cinghiali, l’altro probabilmente per istrice si sono appostate al mattino presto nei in un laccio disattivato, il bracconiere verso le 07:00 si è avvicinato e ha riarmato il laccio, le guardie uscite dalla vegetazione hanno provveduto a identificare l’uomo e contattare i Carabinieri Forestali che giunti sul posto hanno provveduto a sequestrare i mezzi illegali e denunciare il cacciatore per esercizio di caccia in periodo di divieto generale e uso di mezzi illeciti per attività venatoria.
E’ triste ancora oggi scoprire che si fa uso di mezzi spietati come i lacci (cavi di acciaio con cappio a scorrimento) che uccidono gli animali dopo lunghe ore di sofferenze. I Lacci normalmente sono posizionati dai bracconieri nei pressi di passaggio degli animali, e non essendo selettivi catturano qualsiasi animale che transita in quel punto (cani, gatti, lupi, volpi, cinghiali, caprioli, ecc. ) che trovano la morte soffocando lentamente, una vera tortura che nel 2020 non dovrebbe più esistere.
Due grossi colpi messi a segno dalle guardie della LAC ormai esperte, che da anni vigilano per far rispettare le normative in materia venatoria, ambientale e per il benessere degli animali.
Raimondo Silveri – Presidente LAC
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