Il Lupo e la dinamica preda – predatore
Il lupo non può portare all’estinzione delle prede, in modo semplice vi spieghiamo il perchè.
Il meccanismo che mantiene costante l’equilibrio fra il numero di prede e di predatori in natura è molto delicato e si compone di molti parametri ambientali, comportamentali, climatici, ecc.
Conosciamo molto di questi meccanismi e conosciamo l’importanza della biodiversità e di specie come il Lupo. Eppure questo predatore naturale da alcuni viene ancora etichettato come “Specie nociva”. Un’ etichetta illogica, ma che viene poi “trasmessa” anche attraverso titoloni e articoli sui quotidiani.
Il lupo fa ancora paura, una paura atavica e fomentata, tanto che colpisce anche chi vive fra casa, lavoro e centri commerciali – persone che mai potrebbero incrociare i passi di questo animale.
Tra le (s)ragioni di chi vuole riaprire la caccia verso questo animale leggiamo : “Il lupo è un predatore e mangerà tutti gli animali e per tanto va eliminato! Va regolata la sua presenza. Va gestita la presenza del lupo-predatore perché non ci sarebbero prede per tutti, perché può attaccare gli allevamenti, perchè son troppi o troppi diventeranno ….
Calma e sangue freddo…ma soprattutto scienza e conoscienza! Il lupo non è un animale pericoloso per l’uomo e non è un animale “innaturale”.
Anche solo le basi del meccanismo che citavamo sopra ci dicono che il lupo NON può portare all’estinzione delle sue prede, come invece alcune persone temono e come sostengono i cacciatori (scocciati magari dal fatto che potrebbe eliminare selvatici da loro introdotti appositamente per essere abbattuti con fucilate e piombo qualche settimana dopo la loro reintroduzione).
Le prede possono subire una riduzione di densità nel caso in cui i lupi arrivino in un luogo dove prima non erano presenti ma, qualora le prede dovessero essere cacciate in maniera eccessiva, la loro densità scenderebbe, la caccia diventerebbe più difficile con una conseguente minore disponibilità di cibo. Aumenterebbe quindi la mortalità dei giovani lupi e il branco si ridurrebbe a favore di un nuovo incremento della popolazione predata, convivendo così per secoli in dinamiche cicliche di picchi alternati di prede e predatori.
La presenza del lupo porta dunque a un miglioramento ambientale generalizzato.
Il lupo rappresenta una specie chiave degli ecosistemi in cui vive in quanto predatore all’apice della catena alimentare ed importante predatore dei grandi mammiferi.
In ogni parte del mondo in cui è presente, questa specie si nutre prevalentemente di ungulati selvatici, di grandi o medie dimensioni, a seconda dell’abbondanza, della disponibilità e della vulnerabilità delle prede che popolano il territorio.
È veramente interessante inoltre, notare da studi di branchi di lupi in pianura che gravitano in un territorio fortemente antropizzato e dominato dall’uomo e al contrario di come si potrebbe supporre, che la loro ecologia alimentare è principalmente fondata su animali selvatici tra i quali le nutrie e non su risorse antropogeniche e bestiame domestico largamente disponibili sul territorio e reperibili per la specie.
I sistemi di prevenzione dagli attacchi sui domestici comunque ci sono, dai cani da guardiania, alle recinzioni elettrificate e il ricovero notturno del bestiame … per un approfondimento ➜ https://www.centrograndicarnivori.it/lupo/prevenzione
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