KJ2: il 14 settembre la prima udienza, presso il TAR di Trento per discutere il nostro ricorso contro l’ordinanza di rimozione dell’orsa

Trento 17/09/2017

A conclusione della prima udienza, il 14 settembre scorso, presso il TRGA di Trento, per la trattazione del nostro ricorso, insieme a ANIMAL AMNESTY ONLUS, GAIA ANIMALI & AMBIENTE, LIDA – LEGA ITALIANA PER I DIRITTI DELL’ANIMALE, OIPA ITALIA – ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI ONLUS, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA, riunite nel Coordinamento Life for Ursus, possiamo esprimere moderata soddisfazione.
A quanto riferito dagli avvocati (l’udienza era riservata a loro), il giudice ha, ovviamente, sorvolato sulla richiesta di sospensiva, essendo ormai stata giustiziata l’orsa, ma riconosciuto che ci sono motivi per discutere nel merito dell’ordinanza di rimozione di KJ2. Significa che si andrà a valutare la legittimità dell’operato della Provincia e confidiamo che si possa dimostrare che ordinanze dello stesso genere non se ne possono emettere.
Restiamo, così, in attesa della prossima udienza e intanto collaboriamo con la nostra avvocata, Alessandra Di Lucca del foro di Bolzano, nella preparazione dei documenti necessari a far riconoscere le buone ragioni degli orsi.
Avevamo impugnato l’ordinanza di rimozione di KJ2, mamma orsa che aveva ferito un pensionato, nei boschi di Terlago, in difesa dei cuccioli e comunque dopo aver ricevuto una bastonata in testa. Il nostro intento era di ottenere la sospensiva dell’ordinanza e il riconoscimento d’illegittimità di ordinanze dello stesso tipo.
Per uccidere un orso, specie particolarmente protetta, è necessario il parere dell’ISPRA e l’autorizzazione del ministero competente, a fronte d’inequivocabile pericolosità del plantigrado.
La Provincia Autonoma di Trento ha deliberato l’uccisione di KJ2 dopo aver dichiarato che era schiva ed elusiva, tutto il contrario di pericolosa, e che nell’occasione dell’attacco al pensionato, si era comportata da orsa esemplare: niente di anormale per l’etologia di un orso!
Ancora, per quanto ne sappiamo, la Provincia non aveva acquisito il parere ISPRA e ottenuto l’autorizzazione del ministero.
L’azione dell’amministrazione provinciale è stata illegittima e le dichiarazioni successive all’esecuzione, hanno confermato l’intento prevaricatore nei confronti degli organi dello Stato cui deve rispondere e persecutorio nei confronti dell’intera popolazione di orsi presente in Trentino.
Appare chiaro che l’obiettivo della Provincia Autonoma di Trento è di sterminare l’intera popolazione di orsi trentina e noi siamo fermamente determinati a impedirlo.

E’ ora di dire basta a tutto questo

Grazie per l’attenzione
Dott. Caterina Rosa Marino
Francesco Mongioì
LAC Trentino Alto Adige/Südtirol

 

DOVE SIAMO

Sede Legale:                        Via Ernesto Murolo 11  00145 Roma

 

Iscriviti alla Newsletter

LAC Lega Abolizione Caccia © 2024. All Rights Reserved.                                                   

C.F. 80177010156

IBAN: IT74 C030 6909 6061 0000 0119 336
BIC BCITITMM

oppure
Conto Corrente Postale: 31776206
torna