PAGO QUINDI CAGO.
Articoli di stampa odierni (es. Repubblica, Fatto Quotidiano) danno conto di una, immaginiamo costosissima, ospitata del ricco figlio maggiore del Presidente USA, Donald Trump Jr., presso una valle in concessione della laguna di Venezia, per abbattere anatre selvatiche a profusione.
Si tratta di una porzione di zona umida abbondantemente pasturata a granturco per attrarre gli anatidi (cosa consentita in Italia, mentre negli USA invece costituisce violazione federale se effettuata a fini venatori).
Trump junior si fa filmare in una “botte” a fianco di un tratto lagunare mentre sparacchia ad alzavole ed altri anatidi, per poi commentare il carniere, mentre tra le prede figura in bella vista un esemplare morto di Casarca (specie particolarmente protetta in Italia).
Al di là del ricco cafone che si fa accompagnare in barca, a pagamento, per abbattere selvatici alla faccia delle specie protette, dei limiti di carniere, dell’obbligo di possedere un tesserino venatorio regionale per residenti, ecc., l’episodio ripropone il tema delle aziende faunistiche venatorie venete che, come tutte, dovrebbero essere per legge non a scopo di lucro, ma che affittano postazioni privilegiate a prezzi da capogiro, con probabile evasione fiscale e sfregio per ogni limite individuale di abbattimenti giornalieri.
Anatre che vengono poi rivendute in nero anche ad esercizi di ristorazione.
Trump Jr. è già stato in passato oggetto di polemiche per il costo dei servizi di scorta del Secret Service, quando si reca a caccia all’estero (es. Canada) mentre suo padre è presidente USA in carica.
E l’Italia e chi di dovere che fa? Si prostra e svende il Patrimonio naturale senza pudore a ricchi senza scrupoli?