12.09.2021 Brescia
C’è anche il contributo diretto della nostra associazione a monte di alcuni degli interventi contro l’uccellagione di cui diamo notizia attraverso la pubblicazione dei servizi giornalistici che trovate in questa pagina.
In agosto, infatti, i volontari della LAC non sono andati in vacanza, o magari hanno usato le loro ferie per contrastare l’attività dei bracconieri interessati a saccheggiare le popolazioni dei migratori precoci, le balie nere in primo luogo, i cui primi arrivi sono stati registrati subito dopo la metà del mese.
Il nostro lavoro di ricerca sul campo dei siti di trappolaggio, che si è sviluppato attraverso il controllo di decine e decine di località a rischio, e soprattutto dei dintorni degli appostamenti fissi di caccia, ha portato all’individuazione e alla denuncia di due uccellatori da parte delle forze di polizia ambientale, entrambi residenti e «operativi» in Valsabbia (BS) e uno dei quali capannista e titolare di licenza di caccia.
Non solo: stiamo tenendo sotto controllo l’attività di altri due personaggi con l’«hobby» dell’uccellagione e dello strangolamento dei piccoli carnivori attraverso i lacci, e abbiamo in agenda il controllo autunnale di una serie di luoghi in cui abbiamo trovato le tracce di attività illegali passate e i segni dei preparativi in vista dell’arrivo del grosso del flusso migratorio.
La LAC, insomma, opera sia sul piano fondamentale del contrasto in sede giudiziaria degli orrori venatori regalati ai cacciatori da tante Regioni condizionate dalla lobby venatoria, sia direttamente sul campo, per dimostrare ancora una volta la vera faccia della caccia in Italia. E per questo ha sempre bisogno del sostegno di chi ha a cuore la protezione dell’ambiente.