10.04.2021
L’uguaglianza dei cittadini (e del contagio da coronavirus Covid-19) secondo la Giunta regionale lombarda.
Le prese di posizione non bastano, anche perché quando serve la Regione Lombardia adotta la strategia del muro di gomma facendo rimbalzare nel nulla gli attacchi alla sua folle politica venatoria. Adesso chiediamo ufficialmente al Pirellone, investendo di un problema di palese illegalità anche il Governo centrale, di ritornare sulle proprie decisioni azzerando un provvedimento che crea cittadini di serie A e di serie B.
Quelli di serie A sono i cacciatori, ai quali ancora una volta la Regione concede deroghe inconcepibili e vergognose alle regole che al contrario valgono per tutti gli altri. Come era già successo nei mesi scorsi, quando la caccia era ancora aperta, anche a stagione chiusa e l’indecente giunta lombarda ha concesso con una ordinanza ai titolari di licenza di muoversi tranquillamente anche al di fuori del Comune di residenza, manco si trattasse di pubblici soccorritori o di appartenenti alle forze di polizia.
Il via libera, contenuto nell’ordinanza numero 733 del presidente del primo aprile, viene concesso per una lunga serie di opzioni, dall’addestramento dei cani alla caccia di selezione, passando per quelle inutili carneficine, dei cinghiali in particolare, che Milano continua a definire piani di controllo, la Lega per l’Abolizione della Caccia e il Gruppo di Intervento Giuridico dicono basta. Basta ai favori a sfondo elettorale concessi a una categoria numericamente irrilevante e ad attività di nessuna utilità pubblica. I cacciatori devono starsene a casa, e Milano deve investire tempo e risorse in cose molto più importanti.
Magari, perché no, in quella campagna di contenimento della pandemia che la vede tra i più inefficaci enti pubblici a livello mondiale.
Lega per l’Abolizione della Caccia – Gruppo d’Intervento Giuridico
10.04.2021