Sanatoria dei richiami vivi: via libera al bracconaggio e 200.000 euro per coprire le malefatte del passato
La Giunta della Regione Lombardia con la Deliberazione n.XII/3831, approvata in data 27/01/2025, dà il via libera alla sanatoria degli uccelli da richiamo detenuti dai cacciatori lombardi, richiami vivi che in buona parte, come dimostrato dalle indagini delle Forze di Polizia, sono frutto di catture illecite.
Ma non solo, introduce per il futuro la possibilità di utilizzare per l’allevamento degli uccelli, al posto di anelli chiusi, anche fascette. Ciò è in contrasto con tutte le normative di riferimento (nazionali ed internazionali) e se applicato significherebbe la totale copertura e legalizzazione del bracconaggio.
La legge statale 157/92 prevede infatti, che i richiami provenienti da allevamento siano dotati di un anello chiuso e numerato, con diametro specifico per ciascuna specie. Tale anello inamovibile viene apposto sui nidiacei nei primi giorni dalla nascita e prova che l’animale è nato in cattività e non catturato illegalmente in natura.
La Delibera e l’allegato che costituisce parte integrante del provvedimento appaiono confusi ed illogici, tanto che sicuramente e in breve tempo verranno rigettati, una volta sottoposto al vaglio degli organi di controllo amministrativi.
Non si deve trascurare che la Delibera è stata sostenuta da due consiglieri regionali (cacciatori) che sono stati denunciati dalle Forze dell’Ordine per la manomissione degli anelli dei loro richiami vivi. Si tratta del solito “specchietto per gli allocchi” che non risolverà le problematiche per coloro che praticano la caccia da appostamento, ma anzi li esporrà a nuove denunce e sequestri.
La Commissione Europea, in riferimento al mancato rispetto della “Direttiva Uccelli“, ha recentemente fatto una richiesta di informazioni supplementari, anche sull’argomento dell’idoneità degli anelli per i richiami vivi, proprio in relazione alla necessità di prevenirne la contraffazione: il provvedimento approvato andrà ad aggravare la posizione dell’Italia ed insieme ad altre violazioni della Direttiva porterà alla riapertura della Procedura d’Infrazione.
La Regione Lombardia con il provvedimento approva addirittura la sostituzione in massa di tutti gli anelli apposti ai richiami vivi in Lombardia (246.629 unità secondo il dato pubblicato) introducendo anche bugne aperte in alluminio.
Come stabilito anche dalla Corte di Cassazione Penale gli anelli apposti al tarso dei richiami vivi sono “Sigilli di Stato” e la loro eliminazione, come previsto dalla Delibera, implica che tutti gli uccelli diventeranno immediatamente illegalmente detenuti.
La Delibera prevede anche la possibilità di apporre bugne aperte a uccelli feriti e stanzia la bellezza di 200.000 euro, soldi di tutti i contribuenti, per l’acquisto dei contrassegni da sostituire ai richiami.
Le Associazioni hanno informato in data odierna la Commissione Europea inviando copia della Delibera e dato mandato ai propri legali di predisporre tutte le iniziative per opporsi a questo atto che viola in maniera evidente la normativa a tutela della fauna selvatica; inoltre chiederanno alle Forze dell’Ordine di procedere al sequestro di tutti gli uccelli da richiamo rinvenuti senza anellini chiusi, ovvero sprovvisti di sigilli attestanti la nascita in cattività.
Resta l’amarezza di assistere in Regione Lombardia a questo continuo stillicidio di iniziative contro la Natura e la Biodiversità: una Regione ostaggio di una minoranza, oramai irrisoria di Lombardi, che pretendono di esercitare l’attività venatoria al di fuori della legalità e della Storia.
Il provvedimento ha tra l’altro già scatenato la protesta di molti cacciatori poiché le “bugne” sono pericolose per i richiami aumentando i danni alle zampe degli uccelli e la possibilità di impigliarsi alle sbarre delle gabbie o alle reti delle così dette corridore: insomma l’ennesimo pasticcio totale a danno degli animali!
Le Associazioni: CABS – Circoli LEGAMBIENTE Brescia – ENPA – EBN Italia – GAIA Animali & Ambiente – GOL – Gruppo Intervento Giuridico – LAC – LAV – LEAL – LEIDAA – LIPU Lombardia – OIPA – PRO NATURA Lombardia – WWF Lombardia