Il LUPO e la sua protezione
Facciamo chiarezza sui passaggi normativi necessari all’abbassamento del livello di protezione del lupo
che attualmente non ne consente l’uccisione.
Nei paesi UE i lupi potrebbero non essere più una specie «rigorosamente protetta», ma solo «protetta».
È infatti entrata in vigore una modifica , approvata a dicembre 2025, della Convenzione di Berna sulla vita selvatica in Europa (di cui la UE è parte contraente), un trattato internazionale sulla tutela di specie animali e vegetali nel nostro continente.
Il declassamento del lupo era stato proposto alla segreteria della Convenzione dalla Commissione Europea, che da tempo vuole facilitare alcuni abbattimenti dei lupi all’interno della UE; potranno quindi essere cambiate le regole sulla sua protezione, che già oggi non è completa (es. Polonia).
Il rischio è quello di un passo indietro rispetto agli attuali standard di tutela della specie, che a fatica in alcuni Paesi si è salvata dal rischio di estinzione locale.
L’iter di approvazione di declassamento del lupo da “specie particolarmente protetta” (allegato II) a “specie protetta” (allegato III), richiede ancora una serie di complessi passaggi a Bruxelles e nel nostro Paese.
Ora l’iter prevede la modifica della Direttiva UE “Habitat”.
La Commissione europea dovrà quindi avanzare una proposta in tal senso e trovare il consenso di tutti e 27 i Paesi dell’Unione.
Senza unanimità, niente modifica.
Il Partito Popolare Europeo (PPE), che è di centrodestra ed è nella maggioranza al Parlamento Europeo e altri partiti conservatori sostengono le richieste di chi vuole ridurre la protezione dei lupi.
Se questo passaggio sarà superato, i singoli stati europei avranno maggiori libertà nel decidere come gestire la propria popolazione di lupi ed ogni stato membro dovrà e potrà modificare la propria normativa di recepimento della Direttiva “Habitat”.
Nel caso italiano, il Governo dovrà modificare il DPR 357/97 di recepimento della Direttiva “Habitat” e la legge 157 del 1992, che norma la caccia e la protezione della fauna omeoterma. In particolare l’art.2 con l’elenco delle specie particolarmente protette, che include il lupo.
La Provincia di Bolzano invece, potrebbe inserire di propria iniziativa il lupo nell’elenco delle specie oggetto di controllo faunistico.
Questo per una delega data dal Governo Renzi sulla definizione dell’elenco delle specie cacciabili nel quadro del rispetto degli obblighi internazionali , che permette a Bolzano il passaggio dall’allegato IV all’allegato V della Direttiva Habitat.
Cosa che vedrebbe il lupo quasi al pari della marmotta e dello stambecco, che a livello nazionale sono strettamente tutelati, ma in Alto Adige sono sottoposti a piani di prelievo.
In Italia per procedere a piani di prelievo, è necessario un parere preventivo di ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, che deve valutare il rispetto degli obiettivi di tutela per regione biogeografica. Da qui si capiscono, da parte del mondo venatorio e dei suoi parlamentari di riferimento, i continui attacchi a questo importante organo scientifico, uniti al tentativo di metterlo sotto controllo del Ministero dell’Agricoltura.