MARCHETTE VENATORIE ALLA LIGURE

Molti cittadini ci hanno scritto in relazione alla nuova possibilità di utilizzare anche l’arco (oltre alla carabina con cannocchiale di mira) per la sola caccia di selezione agli ungulati in Liguria.

La Legge regionale n.17 del 2 agosto, votata dall’attuale maggioranza di centrodestra a guida Toti, votata anche dal PD, in effetti contiene questa previsione, peraltro già ammessa dall’art. 13 della legge statale 157/92.

Se da un lato si finge di aggiungere una nuova forma di caccia (talmente inefficiente da interessare in questa regione solo una manciata di decerebrati), quasi nessuno si era accorto invece di una grave violazione contenuta nella stessa legge regionale.

Ci riferiamo alla possibilità di concedere 10 giorni di caccia a forestieri “invitati” (con la scusa dell’interscambio), da praticare in forme diverse da quelle indicate sul tesserino venatorio regionale.

Attualmente in tutta Italia, nel corso di una intera stagione venatoria, si deve optare per una soltanto delle 3 opzioni di caccia in via esclusiva: a) da appostamento fisso con richiami vivi, b) vagante in Zona Alpi, c) tutte le altre forme consentite.

Una analoga violazione perpetrata dal Consiglio Regionale della Liguria era già stata dichiarata incostituzionale nel 2017 !

La LAC si adopererà affinché venga sollevata presso la Corte Costituzionale una nuova questione di legittimità costituzionale per la L.r. Ligure 17/2023.

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