Le associazioni ricorrenti, LAC Lega per l’Abolizione della Caccia, LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli, ENPA Ente Nazionale Protezione Animali e LAV Lega Anti Vivisezione plaudono alla sentenza del Tar che riconosce implicitamente la gigantesca e intollerabile pretestuosità di un piano di abbattimento basato su un nulla scientifico e che condanna la Regione, l’Ambito Territoriale di Caccia Unico di Brescia e Ispra, in solido, al pagamento delle spese del giudizio.
Nell’agosto scorso il Tar (ordinanza n.385/2017) aveva già accolto in toto la richiesta di sospensiva presentata dallo Studio dell’avvocato Linzola del foro di Milano, contro una vera e propria azione di sterminio della durata di cinque anni nei confronti di un numero illimitato di volpi, per lo più cuccioli e le loro madri voluta dalla Regione Lombardia e l’ambito territoriale unico di caccia di Brescia.
È l’ennesima sberla politica incassata dalla Regione nella sua fallimentare politica di gestione della fauna selvatica, considerata essenzialmente un bene a disposizione dei soli cacciatori, arrivata a pochi giorni dalla sospensione del piano di abbattimento dei cinghiali decisa sempre dal Tar e dall’ufficializzazione dell’inchiesta che riguarda polizia provinciale e Regione per questa stessa materia, e alla luce di ciò proviamo ancora una volta ad augurarci che qualcuno a Milano metta finalmente la sordina alle urla scomposte e alle menzogne di minoranze armate.
Il Tar ha cancellato un vero piano di azzeramento, varato dalla Regione Lombardia nonostante fosse zeppo di lacune e incongruenze rilevabili anche da un bambino, oltre che di un affidamento ulteriormente illegale agli stessi cacciatori, per colpire tutto l’anno una specie già cacciabile «colpevole» di predare fagiani e lepri destinati ad essere presi a fucilate dai cacciatori. Un piano che prevedeva abbattimenti non stop per 5 anni, anche con la caccia in tana con l’uso dei cani e anche con la presenza di cuccioli. Un orrore etico e giuridico contro cui si sono schierati oltre 88.000 semplici cittadini che avevano firmato una sottoscrizione on line lanciata sulla piattaforma Change org.
La Lac, che aveva promosso il ricorso presentato dall’avvocato Claudio Linzola col sostegno di Lipu, Enpa e Lav, dichiara: “ è una vittoria della scienza e della legalità” e dice basta alla politica degli spari: una truffa ai danni della collettività e una corsia preferenziale che di fatto ufficializza la caccia 12 mesi su 12.
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Grazie a tutti i firmatari della petizione che hanno reso possibile questo risultato, continuate a seguirci:
Abbattimento volpi a Brescia:
https://www.youtube.com/watch?v=1JD4sxqah7M
22-06-2018