Liguria: entra in vigore la perimetrazione provvisoria del neonato Parco Nazionale di Portofino.
Rispetto ai 1.052 ettari del Parco Regionale preesistente, ora il divieto di caccia scatta su 5.363 su ettari complessivi.
Un fruttuoso ricorso al TAR dell’ associazione Verdi Ambiente e Società, in materia di inadempienze governative, ha sbloccato la situazione di stallo per la mancata perimetrazione del Parco Nazionale di Portofino , nuova area protetta statale che era già prevista dall’art. 1, comma 1116, della Legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017) , per la cui attuazione il Ministero dell’Ambiente aveva accumulato già due anni di ritardo (nevvero gen. Costa ???) .
Il 23 agosto è stato infatti pubblicato in gazzetta ufficiale
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/08/23/21A05089/SG
Il decreto del Ministero della Transizione Ecologica, coi nuovi confini e le misure di salvaguardia, che includono (art. 4) anche il divieto di cattura, uccisione, danneggiamento e disturbo delle specie animali.
Probabilmente, in uno spirito di leale collaborazione tra Istituzioni, si è tentato inizialmente un coinvolgimento della Regione Liguria, anche per un ruolo di tramite con gli Enti Locali, che accelerasse una intesa sulla base di uno studio preliminare ISPRA sulle valenze naturalistico-ambientali del comprensorio; sul fronte degli enti locali era prevalso però un atteggiamento di disinteresse ed ostruzionismo.
Il nuovo ente definitivo, al netto delle solite ipocrite lamentele di vari esponenti del Consiglio e della Giunta regionale liguri, dovrà gestire congiuntamente il Parco Nazionale e la prospiciente area marina protetta.
Ora che il Ministero della Transizione Ecologica ha notificato anche la costituzione del Comitato di Gestione provvisoria del nuovo Parco Nazionale di Portofino, sono scattate la clausole di salvaguardia, che prevedono da subito il divieto di esercitare l’attività venatoria e di transitare con armi all’interno dell’area protetta, che passa da 1.052 (ex parco regionale ) a 5.363 ettari .
06.11.2021
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