Mentre la Provincia Autonoma di Bolzano spende milioni di euro per finanziare i cacciatori che si divertono a uccidere animali indifesi, il CRAB, Centro di Recupero Avifauna, non riesce a recuperare gli animali in difficoltà perché non riceve il denaro indispensabile.
Trento/Bolzano 2 gennaio 2019
La PAB, Provincia (troppo) Autonoma di Bolzano conta circa 530.000 abitanti di cui 5.500 (1%) sono cacciatori.
L’Associazione cacciatori dell’Alto Adige può sfoggiare una sfavillante, nuovissima, sede a Bolzano in Via del Macello (già il nome della via indica qualcosa …) costata al pubblico contribuente 891.526 euro (dati del 2015).
La PAB finanzia un “indispensabile” museo della caccia e della pesca a Castel Wolfsthurn a Mareta/Racines; i cacciatori altoatesini ricevono dalla PAB 1,4 milioni di euro di contributi all’anno (dati del 2015) e possono cacciare sulla quasi totalità del territorio provinciale, perfino nell’ex Parco Nazionale dello Stelvio, istituito nel 1935 e smembrato nel 2014, ed oggi ridotto a misera aiuola divisa in tre porzioni.
Ovviamente, i cacciatori ritengono di averne tutto il diritto, cosa della quale il 99% dei cittadini italiani e anche altoatesini/sudtirolesi dubita.
Contestualmente, notizia di oggi, il CRAB (Centro di recupero dell’avifauna selvatica e dei piccoli mammiferi selvatici) di Bolzano, con sede fatiscente in via Rio Molino, è costretto a rinunciare a prendere in carico nuovi animali selvatici feriti o malati perché non è più in condizione di offrire un servizio utile agli animali, di assicurare loro i minimi standard sanitari e di garantire la sicurezza degli operatori. Il contributo annuo per chi salva fauna selvatica in difficoltà è di circa 15/20.000 euro l’anno, palesemente insufficiente alla sopravvivenza dell’attività.
I fondi per una sede idonea per un centro recupero fauna selvatica provinciale o almeno per ristrutturare l’attuale struttura non sono mai stati trovati.
Piange il cuore a pensare a quanto si trovi in difficoltà la PAB per non riuscire a offrire che briciole del suo faraonico bilancio ad una struttura in cui gli operatori volontari si prodigano per salvare piccoli animali selvatici mentre riserva ben altro e più che generoso trattamento a chi trova diletto, sport e passatempo nell’uccidere animali indifesi già in difficoltà per i cambiamenti climatici e la perdita di Habitat provocate da alcune dissennate attività umane.
Evidenti le disparità di trattamento ed evidente quanto fasulla e pretestuosa sia l’immagine di (presunta) eco compatibilità che la PAB vuol darsi a uso e consumo turistico che al primo approfondimento si rivela solo un bluff! Proponiamo all’amministrazione provinciale di Bolzano di assegnare al CRAB la stessa cifra riservata ai cacciatori, massacratori per diletto, e la ristrutturazione dell’attuale baracca pericolante.
Se non per amore degli animali almeno per dignità e immagine pubblica.
Grazie per l’attenzione
Dott. Caterina Rosa Marino
LAC Trentino Alto Adige/Südtirol