Uccideteli!-Ma la scienza parla chiaro
Il Cinghiale, pressato e sparato ormai tutto l’anno, fra calendari venatori e piani di contenimento che non sono considerati attività venatoria.
Sparati in ogni dove, anche nelle aree protette, e utilizzando anche visori notturni/ termici. Tutto in risposta alle voci di chi lamenta danni ma partecipa alla filiera delle carni.
Il mondo della scienza però parla piuttosto chiaro. Se la convivenza tra uomini e cinghiali appare difficile, è perché l’uomo ha sbagliato e tanto. Almeno da settant’anni.
L’uomo ha pressato la specie, le ha tolto spazio e libertà. Ma un animale pressato, ci spiega il professor Andrea Mazzatenta, studioso del comportamento animale, ha due possibilità: estinguersi, oppure reagire per sopravvivere.
Cosi il cinghiale pressato ha cambiato il suo modo di riprodursi.
Se l’uomo pensava di cacciare il cinghiale e di controllarne i numeri con gli abbattimenti, studi scientifici sul maschio riproduttore e sulla femmina matrona, spiegano che non è cosi.
Un piano di contenimento dei cinghiali non funziona se non c’è protezione dei campi coltivati, corretta gestione delle coltivazioni e, soprattutto dei rifiuti e delle risorse alimentari, rivalutazione dei predatori, eliminazione dei luoghi di foraggiamento.
E ad Ancona, in Piazza Plebiscito invece, questa mattina, c’era LAC Marche assieme ad altre associazioni ambientaliste che chiedevano d’ascoltare la scienza.
Qui un breve video su Rai 3 Marche che lo spiega
👆di Anna Madia con il montaggio di Giacomo Focante.