UN ENNESIMO REGALO DI REGIONE LOMBARDIA ALLA LOBBY DELLA CACCIA
13 luglio 2017 – Comunicato stampa
UN ENNESIMO REGALO DI REGIONE LOMBARDIA ALLA LOBBY DELLA CACCIA
Il Consiglio Regionale Lombardo in data 11 luglio 2017 ha approvato con 51 voti a favore e 10 contrari M5S e Sel la legge “Gestione faunistico venatoria del cinghiale e recupero degli ungulati feriti”
Prima della discussione generale era stata respinta una questione pregiudiziale proposta dalla consigliera Chiara Cremonesi (SeL), che riteneva incostituzionale il progetto di legge.
Per il contenimento della popolazione del cinghiale e la savalguardia delle colture agricole, si è preferito lasciare vagare i cacciatori su tutto il territorio lombardo anziché programmare un efficace piano di prevenzione alle colture agricole.
La Regione è pronta a stanziare fino a 300.000 euro all’anno per il risarcimento dei danni, ma solo 20.000 per la loro prevenzione.
La legge approvata inoltre non è conforme all’art 19 della legge 157/92 e alla recente sentenza della Corte Costituzional n 139/2017, inerente all’impugnazione di alcuni articoli della legge della Regione Liguria n. 29/2015, nella quale la Corte, dichiarando l’illegittimità costituzionale di detti articoli, dichiara che: “la norma impugnata non assicura la priorità del metodo ecologico rispetto al piano di abbattimento”.
Inoltre, la succitata sentenza interessa un altro importante aspetto: sono state dichiarate incostituzionali le disposizioni che abilitano soggetti diversi da quelli previsti dall’articolo 19 l. 157/92 alle operazioni di controllo faunistico. Pertanto il contenimento del cinghiale, nei periodi di caccia chiusa, spetta esclusivamente agli agenti venatori pubblici. Per le azioni di contenimento delle specie problematiche per l’agricoltura non possono intervenire i cacciatori al posto degli agenti venatori pubblici.