DOPO IL RICORSO DI ENPA, LAC, LAV, LIPU E WWF IL TAR VENETO SOSPENDE LA PREAPERTURA DELLA CACCIA A CINQUE SPECIE.
E’ stato pubblicato il 31 agosto il decreto del Presidente della prima sezione del TAR del Veneto, in virtù del quale è stata sospesa la delibera della Giunta Zaia n.764 del 16.06.20 nella parte in cui consentiva, nelle giornate del 2, 3, 5, 6, 7 settembre, la caccia a gazza, ghiandaia, cornacchia grigia e nera e nelle giornate del 2 e 3 settembre la caccia alla tortora selvatica.
Mentre l’apertura generale della caccia è obbligatoria per legge dalla terza domenica di settembre, la preapertura anticipata al 1 settembre, è solo una facoltà lasciata alla decisione delle singole Regioni, ma che il Veneto non ha mai negato ai cacciatori. Quest’anno, inoltre, la Giunta veneta ha deciso di inserire tra le specie cacciabili in preapertura anche la tortora selvatica, nonostante il parere contrario dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in quanto si tratta di una specie considerata in precario stato di conservazione.
Purtroppo la decisione del TAR non riguarda le specie merlo e colombaccio che resteranno quindi regolarmente cacciabili nelle giornate di preapertura. Considerata la numericamente insufficiente vigilanza in ambito venatorio, potrebbero quindi verificarsi casi di bracconaggio, con l’uccisione di specie non cacciabili in preapertura.
“Chiediamo quindi alle forze di polizia che ancora svolgono attività di vigilanza venatoria, particolare attenzione nei controlli svolti presso gli appostamenti dei cacciatori in funzione già dal 2 settembre, al fine di sanzionare eventuali abbattimenti di specie non consentite – concludono le associazioni”